“Chiediamo al governo di ampliare la specificità delle norme e stabilire sanzioni e controlli più efficaci per il trasporto ferroviario, affinché continui ad andare avanti nel migliore dei modi: i lavoratori del comparto, con un contributo straordinario e di molto superiore alla normalità, stanno mantenendo attivo l’essenziale servizio ferroviario minimo, per le persone che devono andare a lavorare e per lo smistamento delle merci, e  devono poter lavorare in sicurezza”.
Lo dichiara il segretario nazionale UGL Ferrovie, Ezio Favetta.
“La situazione di estrema emergenza in cui si trova la nostra nazione è sicuramente senza precedenti e quindi difficile da gestire e proprio per questo non ci possiamo scordare di chi a casa non ci può stare, come, tra altre categorie importanti, i tanti lavoratori del trasporto ferroviario, presi sempre meno in considerazione da questo governo. Infatti in nessun DPCM si è trattato in maniera specifica di loro nonostante siano attivi in tutta Italia, eppure sono tanti quelli costretti a dormire fuori dalla proprie case, coloro che conducono e salgono sui treni, quelli del front line, delle pulizie, della manutenzione che, oltretutto, non sono in possesso di DPI poiché le norme emanate dai DPCM sono ambigue non danno certezza di applicazione”.
“Ribandendo – conclude Favetta – l’indiscutibile essenzialità del servizio ferroviario italiano, che le migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore stanno garantendo con grande senso di responsabilità, siamo costretti a denunciare oggi, essendo ormai passati troppi giorni dall’inizio dell’emergenza, che la salute e la sicurezza dei lavoratori è prioritaria rispetto a qualunque altra necessità. Ci aspettiamo dal governo, nelle prossime ore, un interesse maggiore per il settore, che già conta diversi casi di personale infetto, onde evitare estreme decisioni per tutelare i lavoratori e le loro famiglie”.