“Dopo anni di immobilità da parte datoriale abbiamo fatto il primo passo per innovare e migliorare le condizioni dei 80.000 lavoratori del comparto ferroviario, che sia di buon auspicio per il futuro del lavoro in Italia”. Così il segretario nazionale Ugl Ferrovieri, Ezio Favetta, all’indomani della firma del Ccnl attività ferroviarie. Per il sindacalista “in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo, tra gli effetti della pandemia e i rincari dell’energia determinati dall’attuale situazione nell’est Europa, con la firma del rinnovo contrattuale è stato raggiunto un obiettivo importante, che dà una risposta economica ai lavoratori e determina un giusto punto di partenza per arrivare alle politiche di rilancio, che il Gruppo Ferrovie ci illustrerà nel prossimo piano industriale, sfruttando l’occasione rappresentata dal Pnrr”.

“È un rinnovo che non ha apportato alcuna variazione normativa ai lavoratori del comparto, a fronte di due 2 anni molto complicati, in cui hanno lavorato sempre, anche nelle più difficili situazioni, garantendo sempre movimento alle persone e alle merci in Italia, quando tutto era fermo a causa della pandemia”, aggiunge. Quanto al contratto di secondo livello del Gruppo Ferrovie dello Stato “è stato riconosciuto un plus economico di 850 euro medi una tantum, con una parte devoluta nel walfare per i lavoratori, ed è stata migliorato l’apporto economico per il walfare, determinate in questo momento per garantire il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie”, conclude.
(ITALPRESS).