03/08/2021

Il Governo sta studiando insieme al Comitato tecnico scientifico come e dove bisogna avere il green pass per fermare l’ espandersi dell’ epidemia, ma dalle notizie che trapelano sul nuovo Decreto Governativo che comprenderà anche i trasporti , ci saranno treni in cui l’ epidemia “viaggia” in maniera più preoccupanti e altri dove invece è più lenta.

Troviamo assurdo – dichiara Ezio Favetta Segretario Nazionale UGL Ferrovieri-  dalle notizie trapelante da palazzo Chigi , dove è in discussione il nuovo Decreto Governativo per obbligatorietà del Green pass nei mezzi di trasporto , che sia obbligatorio solo nei treni a lunga percorrenza e non nei treni del traposto regionale e del trasporto pubblico locale.

Il Green Pass secondo l’ attuale esecutivo dovrebbe essere il mezzo per gestire a livello sanitario l’ espandersi del virus , ma se fossero confermate le intenzioni di escludere la tipologia di trasporto ferroviario dove lavoratori e cittadini sono più esposti ad assembramenti, vorrebbe dire che il green pass è solo un labile palliativo al problema che toglie delle libertà ai cittadini ma non da nessuna garanzia nel contrasto alla pandemia.

Lo Stato non può creare leggi che discriminano sulla salute dei lavoratori e dei cittadini , semplicemente perché non ha la soluzione al problema e quindi decide di eliminare una parte importante di trasporto ferroviario dove un numero molto superiore di persone ne usufruiscono senza regole di distanziamento , mentre mette regole restrittive dove già esistono metodi per non far assembrare le persone come in tutti i treni a lunga percorrenza.

Abbiamo bisogno – conclude Favetta- dopo un anno e mezzo di tentativi poco riusciti nel trasporto di trovare soluzioni per la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini chiare e conseguenziale ai proclami di emergenza che ogni giorno ci giungono dai mass media, onde evitare di invertire il sentimento di preoccupazione dei cittadini e dei lavoratori rispetto alla pandemia con leggi e regole che non hanno un senso logico.